Elicriso Sardo
Il profumo dell’elicriso ti rimane dentro. Nel naso, nella gola ed anche più giù. È difficile da definire, ma direi dolce, caldo, con una nota amara persistente e profonda. Sembra di masticare un bastoncino di liquirizia in un prato di camomilla.
Pianta solare, vive di luce e di niente, sopravvive all’arsura e guadagna spazio in terreni dove in pochi osano mettere radici.
Un fiore che parla di questa terra e della sua gente. Del camminare lento e sotto il sole. Dell’essenziale e di resilienza.
Diretto e senza troppi fronzoli elimina il superfluo e ti entra dentro, come l’amarezza di un ricordo e di una terra scavata fino all’osso. Come la dolcezza del miele ed il sole sfacciato di mezzogiorno.
Cammino Minerario di Santa Barbara, Sardegna, luglio 2020